Che tipo di calce devo usare?
Ci sono vari tipi di calce disponibili sul mercato: con caratteristiche diverse ed adatte per diverse applicazioni.
Le calci aeree aeree, ad esempio, sono commercializzate in forma di polvere o in pasta, possono essere esclusivamente calciche (sigla CL) ovvero dolomitiche (sigla DL), con diversi gradi di contenuto in idrossido di calcio e/o di magnesio secondo la UNI-EN 459-1:2010.
Alcuni produttori offrono grassello di calce invecchiato: ma in merito alla stagionatura non esistono norme a cui riferirsi, ma precisi protocolli di produzione.
In generale la calce deve essere sempre scelta in base all’ uso specifico che se ne dovrà fare: in dubbio è importante rivolgersi ad esperti del settore.
Perchè è consigliabile usare la calce nella malte?
Le malte di calce hanno caratteristiche che le rendono particolarmente adatte negli interventi di manutenzione e restauro di edifici storici.
Le malte di calce permettono ai murature degli edifici di nuova realizzazione di ‘respirare’, viceversa i leganti a base cementizia, possono risultare completamente impermeabili, con conseguenze gravi per l’edificio e suoi fruitori.
Cos'è la Calce Idraulica Naturale?
La calce idraulica naturale è un prodotto ottenuto con la cottura di marne naturali.
La calce idraulica naturale viene contraddistinta con la sigla NHL (Natural Hydraulic Limes).
Secondo la normativa, basata sulla resistenza meccanica da compressione a 28 giorni, si è disponibile in tre classi NHL 2, NHL 3,5 e NHL 5.
Come di compone una malta di Calce idraulica?
Le proporzioni, in volume, tra calce idraulica naturale, sabbia e acqua, possono variare a seconda che si tratti di malta da allettamento o malta per intonaco; per quanto concerne quest’ultimo.
In generale si tenga presente che si devono utilizzare 3 parti di sabbia per 1/1,5 parti di calce idraulica (la proporzione potrà variare anche in rapporto al tipo di calce idraulica impiegata e alla granulometria della sabbia) e circa 1 parte di acqua. Fate attenzione all’acqua perché un’eccessiva quantità provocare perdita delle resistenze meccaniche della malta.
Perchè è utile analizzare le malte originali prima di procedere ad un intervento di restauro?
Le analisi delle malte originali possono fornire importanti informazioni che rappresentano il punto di partenza per le specifiche delle malte da usarsi per un restauro. Soprattutto nel caso di stuccature e rifacimenti parziali, dove è richiesto riprodurre malte con caratteristiche (colore, struttura, resistenze meccanica ecc.) compatibili alle originali, le analisi di laboratorio permettono di determinare il tipo di sabbia e di legante, di aggiunte, i loro rapporti e gli altri parametri indispensabili per ottenere malte di aspetto e di prestazioni molto simili agli impasti originali.
Quali sono i principali requisiti di un intonaco da restauro?
La scelta di un intonaco da restauro dipende dal tipo supporto e dalle condizioni dello stesso, oltre che da una serie di parametri legati alla tipologia edilizia su cui si deve internenire, al fatto di essere in esterno o in interno ecc. Volendo sintetizzare, il requisito fondamentale è sempre e comunque quello della compatibilità chimico-fisica con i materiali preesistenti. La calce, in questo senso, assicura compatibilità e congruità con la maggior parte dei materiali utilizzati in architettura dalle origini ai giorni nostri.
Perchè scegliere come legante la calce in alternativa al cemento?
Nella volontà di ridurre le emissioni di anidride carbonica e il risparmio delle risorse energetiche, la scelta di usare calce aerea è certamente giustificata.
La produzione della calce offre un minore consumo di energia (circa il 30 %) rispetto a quella richiesta per la produzione dei leganti cementizi, inoltre con il compiersi del ciclo della calce, questa riassorbe il 100% dell’anidride carbonica liberata in atmosfera durante la trasformazione del calcare in ossido di calcio. La calce si rivela dunque un legante ecologico.
Perché le malte di calce sono in grado di assorbire anidride solforosa e anidride carbonica?
Quando la calce entra in contatto con atmosfera (ricca di CO2 e SO2) avviene che l’anidride carbonica e/o l’anidride solforica vengono ‘sottratte’ all’aria e fissate nella malta sotto forma di carbonato di calcio e gesso.
I meccanismi per l’anidride solforosa sono
1) SO2 + H2O => H2SO3 + H2O
2) H2SO3 + Ca(OH)2 => CaSO3 . 2H2O
3) CaSO3 . 2H2O + 0.5O2 => CaSO4 . 2H2O
Quelli per l’anidride carbonica sono:
1) CO2 + H2O => H2CO3
2) H2CO3 +
Ca(OH)2 => CaCO3 + 2H2O
Cos'è una tinta a calce?
La tinta a calce è probabilmente la più antica forma di tinteggiatura di superfici architettoniche. E’ una dispersione molto diluita di calce in acqua (latte di calce). Pigmenti minerali e terre possono venire aggiunti al latte di calce ottenendo una vasta gamma di coloriture.
Perchè scegliere una tinta a calce?
La pittura a calce può essere impiegata sulla maggior parte delle superfici architettoniche. Le superfici dipinte a calce sono belle e sono permeabili al vapore, permettendo all’umidità in eccesso di allontanarsi dall’interno delle murature. La maggior parte dei moderni sistemi di tinteggio hanno una permeabilità molto bassa e intrappolano facilmente l’umidità all’interno delle murature quindi all’interno dell’ edificio. Le moderne pitture murali hanno, inoltre, la tendenza a ‘pellicolare’ o a ‘fessurarsi’ , a differenza delle pitture a calce che invecchiano ‘nobilmente’.