Calce Idraulica Formulata
La norma UNI EN 459-1:2010, che si applica alle calci utilizzate come leganti per la preparazione di malte e per la produzione di altri prodotti da costruzione, dal giugno 2012 sostituisce la vecchia norma (UNI EN 459-1:2002) e diviene obbligatoria.A partire da ora, potranno essere immesse e circolare sul mercato
soltanto le calci da costruzione marcate CE, secondo il nuovo documento. Inoltre, con la UNI EN 459-1:2010, il sistema di attestazione della conformità passa dal 2 al 2+: se fino ad oggi, per apporre la marcatura CE, oltre alle prove iniziali e periodiche era sufficiente una Certificazione del Controllo di produzione basata su una sola visita iniziale, con la nuova versione della norma, per mantenere valida la certificazione è necessario che il Controllo di produzione in Fabbrica sia sottoposto a verifiche periodiche annuali.
Ma la vera novità per gli utilizzatori finali è la scomparsa delle NHL-Z (calci idrauliche naturali con materiali aggiunti) per lasciare posto alle FL (calci formulate).
Nuove calci idrauliche formulate (FL): nuove opportunità o nuove minacce?
La revisione della norma UNI EN 459 ha portato dunque a ridefinire le calci con proprietà idrauliche e a suddividerle in tre sottofamiglie:
NHL Calce Idraulica Naturale – Prodotta dalla cottura di calcari più o meno argillosi o silicei, ridotta in polvere per spegnimento con o senza macinazione. Le proprietà idrauliche sono il risultato esclusivamente della particolare composizione chimica della materia prima naturale. Non sono ammesse aggiunte di alcuna natura.
FL Calce Formulata – La calce formulata è una calce con proprietà idraulica, a base di calce aerea (CL) e / o calce idraulica naturale (NHL) con aggiunta di materiale idraulico e/o pozzolanico.
HL Calce Idraulica – La calce idraulica è un legante costituito da calce e altri materiali quali cemento, scorie di altoforno, ceneri volanti, filler calcarei e di altri materiali idonei.
In sede di revisione in ambito europeo, la questione più dibattuta è stata quella dell’introduzione della una nuova sottofamiglia delle ‘Calci Formulate’ da affiancare alla ‘Calci Idrauliche’.
Ufficialmente l’intento era quello di ‘proteggere’ l’utente finale, rendendo obbligatoria per le FL la dichiarazione dei componenti aggiuntive (quando maggiori del 5-10%, secondo i casi).
Il sospetto è che i prodotti come le FL siamo il risultato della volontà di dare ‘proprietà idrauliche’ alla calce idrata in polvere (disponibile a basso costo e in abbondanza) attraverso aggiunta di materiali estranei. Tradotto in parole povere: una vera e propria opportunità di business per i grossi produttori di calce idrata che non possono offrire Calce Idraulica Naturale.
Che cosa aspettarsi dunque da una Calce Formulata?
Un’opportunità o una minaccia? Dipende dai punti di vista.
Per gli utenti finali, il marchio “CE” sul sacco sarà garanzia che il prodotto è conforme alla norma, ma quasi inevitabilmente le calci FL conterranno cemento (come già avviene nelle HL) che deve essere tuttavia dichiarato.
Per gli estimatori della calce, quella ‘vera’, l’introduzione sul mercato di questa classe di prodotti rappresenterà senz’altro una minaccia, determinando ulteriore confusione sul significato di calce idraulica e incertezza sul contenuto dei sacchi.
Buona parte delle calci formulate si riveleranno inadeguate in ambito di conservazione e restauro del Patrimonio: la composizione chimica del cemento tipo portland ed altri materiali idraulici artificiali (scorie di alto forno, ceneri volanti, ecc.), infatti, è così lontana dai materiali di costruzione del passato e così incompatibile che c’è chi sostiene il loro uso in edifici antichi è equivalente a loro sabotaggio.
Qualunque sia la vera ragione che ha portato a spingere per la produzione delle Calci Idrauliche Formulate, con qualche doveroso distinguo, nessun tentativo deve essere fatto per incoraggiare il loro utilizzo massivo nell’ambito del restauro e neppure nel modaiolo green building.